Solo la Città di Terni può vantare di essere la città di San Valentino. Molte sono le città italiane e straniere che vantano di aver dato i natali a San Valentino, ma la storia della Basilica e le vicende dello stesso Santo testimoniano come egli sia nato, vissuto e sepolto a Terni.
Gli scavi effettuati nel XVII secolo sotto alla Basilica e fonti storiche rivelano l’esistenza di questo Santo. Dopo un culto millenario della comunità ternana verso San Valentino, risalente ai primi anni della nuova religione cristiana, «un generale risveglio del sentimento religioso in città si ebbe nel XVII secolo, quando Monsignor Onorati, Vescovo di Terni, ottenuto il permesso dalla Santa Sede, pensò di avviare delle ricerche nella diruta Basilica di San Valentino».
Il 23 giugno 1605 il comune finanziò i lavori di ricerca e sotto la visione di una speciale commissione iniziarono gli scavi archeologici. Sotto l’altare maggiore, alla profondità di venti palmi, fu ritrovata un’arca marmorea, rustica all’esterno e all’interno intagliata a rilievo con una croce della grandezza di un braccio, contenente una cassa di piombo. Rimosso il coperchio si riconobbe il corpo di San Valentino della lunghezza di cinque piedi con sopra la relativa iscrizione marmorea.
Si riconobbero quasi tutte le ossa principali del Sacro Corpo; solo il cranio, disgiunto dal corpo, non era totalmente intero. In un’atmosfera di gioia e di commozione dei presenti, «le reliquie furono racchiuse in un’urna di cipresso foderata in rosso che fu suggellata e ricoperta poi con un panno trapunto d’oro».
Nel settembre del 1642 la Sacra Congregazione dei Riti decretò che ogni città che aveva più di un santo protettore doveva eleggerne soltanto uno. Con una sentenza del 5 marzo 1644 la Sacra Congregazione dei Riti chiese ai cittadini ternani di scegliere il protettore della città tra San Valentino, San Procolo e San Anastasio Confessore; i cittadini riconobbero San Valentino unico Protettore di Terni.
Ancora oggi, all’interno della Basilica di San Valentino a Terni, è possibile visitare l’urna del Santo, collocata alla fine del ‘700 sotto l’altare maggiore della Basilica, luogo in cui numerosi pellegrini pregano accanto alle spoglie del Santo Patrono degli Innamorati e Patrono della città.
A Terni San Valentino è sempre stato ricordato e festeggiato per i suoi antichi valori, ma dal 1644, anno in cui il Santo fu eletto Protettore della città, la cittadinanza si è stretta ancora di più attorno a lui per chiedere protezione alle famiglie e alla città e per ricevere conforto verso i malati.
La vita di Terni si fonde con questa devozione popolare millenaria per San Valentino. Il professor Pietro Borzomati spiega come i cittadini vivono la festa del Patrono della città. «È l’unico giorno dell’anno in cui la Città di Terni vive una dimensione di vita profondamente diversa: l’attivismo, i rumori, la frettolosità dei passanti cedono il posto a un momento di silenzio, di serenità, di riflessione, che sono l’antitesi dei modi di vita di sempre e contrastano con il fervoroso operare delle industrie e dell’impegno oneroso degli abitanti.
La città si ferma, nelle chiese si susseguono, come per le grandi solennità, le celebrazioni in onore del Patrono, mentre una moltitudine di persone si reca in pellegrinaggio alla Basilica per venerare le spoglie del Santo e per non mancare al Pontificale del Vescovo nel corso del quale gli amministratori della città rendono omaggio a San Valentino che fu il primo Vescovo di Terni».
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